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domenica 2 novembre 2008

ECCO PERCHE' BOT, CTZ, BTP, CCT SONO A RISCHIO CONGELAMENTO!


Di Marco Calì, consulente finanziario indipendente.
Gentile lettrice e gentile lettore,
scrivo molto spesso che i titoli di Stato italiani sono, appunto, a rischio congelamento!
Ma perché dico questo?
Per prima cosa voglio ricordarti come fa lo Stato Italia a pagare le proprie obbligazioni (che sono dei debiti). L'Italia sta pagando i Bot in scadenza (e anche gli altri titoli) con i soldi che arrivano dalle nuove sottoscrizioni! Se non ci dovessero essere nuove sottoscrizioni, lo Stato italiano si troverebbe nell'impossibilità di rimborsare i debiti in scadenza! Si tratta della stessa tecnica usata dalla Parmalat, che mi sembra di ricordare abbia fatto fare una brutta fine ai soldi delle persone).
Se non ti dovesse bastare questa prima motivazione, ti ricordo che il debito pubblico del tuo BELPAESE ammonta a più di 1.600.000.000.000 di euro (milleseicentomiliardi di euro)! Lo puoi verificare dal sito del Tesoro (ma che bel nome!) http://www.dt.tesoro.it/
Se non ti dovesse bastare questa seconda motivazione, ti ricordo che l'Italia, da un po' di anni a questa parte, é entrata a far parte della moneta unica Euro e (lasciando stare i soliti discorsi sull'aumento dei prezzi) in quell'occasione si é impegnata a rispettare dei patti, che scadono nel 2010 e che prevedono "l'appianamento" del debito pubblico entro quella data. E i conti devono essere presentati all'Unione Europea, una congregazione di 25 Paesi: questi conti devono essere trasparenti e se sei in regola, bene, ma se non sei in regola potrebbero nascere dei problemi! Mi ricorda molto la situazione dell'Argentina, ma é solo un mio parere, per carità!
Se non ti dovesse bastare questa terza motivazione, ti ricordo che l'Italia ha (per le agenzie di rating) la stessa credibilità economica del Botswana, il paese dell'Africa Australe che solo nel 1966 ha ottenuto l'indipendenza. Queste agenzie di rating, i cui giudizi sono temutissimi, indicano, come per le guide gastronomiche, i posti di cui ci si può fidare; o, in questo caso, i paesi su cui investire.
Se non ti dovesse bastare questa quarta motivazione, ti ricordo che solo un demente può comprare (senza essere manovrato od obbligato) Bot, Btp, Ctz, Cct. Ti faccio subito capire il perché, facendo riferimento ai dati riportati sul sito http://www.tradinglab.it/
Prendo 2 titoli, uno italiano ed uno della BEI (Banca Europea degli Investimenti), che ha un rating AAA (massima affidabilità) contro la A+ dell'Italia; e scelgo per entrambi la stessa scadenza (ad es. 2010). Vado ora a vedere il rendimento netto che ottengo investendo con questi due titoli e mi accorgo che praticamente é uguale = 3,90% annuo. Quindi se il rendimento é uguale, la scadenza é la stessa e il rating dell'Italia é molto più basso di quello della Banca Europea degli Investimenti, ma perché devi comprare quello italiano? Prova a porre questo problema ad un bambino di terza elementare (8 anni) e ti darà lui la risposta. Capirei se il titolo di Stato italiano rendesse di più di quello della Bei, ma a parità di rendimento, che ripeto é il 3,90% per entrambi i titoli, e con la stessa scadenza, ogni dubbio scompare.
Se non ti dovesse bastare questa quinta motivazione, ti ricordo che i fondi comuni di investimento italiani sono stracolmi di titoli di Stato italiani e, in molti casi, come il prospetto informatvo dichiara, non possono investire in titoli con un rating inferiore ad A. Se, quindi, le agenzie di rating dovessero declassare il BELPAESE di pochissimi livelli, i fondi comuni di investimento dovrebbero vendere in massa questi titoli; e quando sei costretto a vendere, devi "vendere al meglio" e quindi non sei tu che vendi a decidere il prezzo, ma quello che compra.
Se non ti dovesse bastare questa sesta motivazione, ti ricordo che nessun investitore estero sta comprando i titoli di Stato italiani, perché non essendo un demente si compra, ad esempio, una BEI. Questi titoli (Btp, Ctz, Cct, Bot) sono, quindi, in carico agli italiani (ricordo che il 12% della popolazione italiana, fonte UNLA, Unione Nazionale per la Lotta all'Analfabetismo risulta essere analfabeta).
Se non ti dovesse bastare questa settima motivazione, ti ricordo che, se vai in banca, ti diranno che é tutto regolare. Ma voglio, anche ricordarti, che la Banca d'Italia, che é l'organo che controlla le banche, é di proprietà al 45% circa di INTESA SANPAOLO!, al 30% circa di UNICREDIT CAPITALIA! E AL 25% circa DELLE ALTRE BANCHE ITALIANE!
IL CONTROLLATO E' IL CONTROLLORE, IL CONTROLLORE E' IL CONTROLLATO!!!!
Se non ti dovesse bastare questa ottava motivazione, ti ricordo che quando compri un titolo di Stato italiano, ti trovi con un foglio di carta, sì proprio un semplice foglio di carta. Questo pezzo di carta non é controgarantito da nulla, se non che da promesse. Una volta i soldi emessi avevano un controvalore di oro. Oggi, in Italia, il controvalore é l'aria o le parole, ma con l'aria e le parole non penso che tu possa ottenere qualcosa, ma se ci dovessi riuscire ti faccio i miei complimenti.
Se non ti dovesse bastare questa nona motivazione, ti ricordo che esiste il SIGNORAGGIO, la più grande truffa perpetrata ai danni delle persone, che consente alle banche di guadagnare spaventosamente (e se vuoi capire, di cosa sto parlando, inserisci la parola SIGNORAGGIO in un motore di ricerca e vedi un po' tu!).
Ah, scusa dimenticavo che i media devono trattare argomenti più importanti e finita L'Isola dei Famosi, inizierà a breve Il Grande Fratello!
Visita il mio blog su http://sapienza-finanziaria.blogspot.com/ ..... é più facile trovare un ago in un pagliaio che sentire un politico parlare male di una banca!
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Marco Calì, consulente finanziario indipendente, autore del libro "Retroscena Bancario, Tutto quello che le banche non dicono", autore del blog http://sapienza-finanziaria.blogspot.com/ ...... é più facile trovare un ago in un pagliaio che sentire un politico parlare male di una banca!

Cosa ti serve realmente per creare ricchezza

Nel titolo dell'articolo viene usato il termine "creare ricchezza", e questo è un punto sul quale spesso si determina chi raggiunge il benessere economico e chi vive sempre al limite e nell'incertezza di arrivare a fine mese.Si, perchè pensare che le risorse siano limitate e che bisogna utilizzare solo il minimo indispensabile è il primo e più forte blocco mentale che ci impedisce di raggiungere e garantire la serenità economica per noi e per i nostri cari.Effettivamente siamo in una società nella quale questi blocchi nei confronti del denaro e della ricchezza sono molto radicati. Le prove di questo e le conseguenze sono davanti agli occhi di tutti: un lavoratore dipendente che vuole acquistare un bene primario come la casa, si trova a pagare un mutuo che lo costringe a tirare la cinghia su tutto.Inoltre, nel caso riesca a farsi una famiglia, scaricherà inevitabilmente anche su di essa la frustrazione e l'angoscia di una situazione economica sempre al limite.L'influenza della religione è molto forte, se non determinante: è inutile negare come venga elogiata la povertà come fonte di virtù e considerata la ricchezza come fonte di tentazioni.Questo messaggio che viene trasmesso in maniera sottile, inculca spesso nelle menti la convinzione inconscia che il denaro sia qualcosa di sporco e che chi lo possiede in abbondanza siano le persone avide e senza scrupoli.E ancora che se desideri possederne di più sarai punito per la tua avidità .Tra chi è ricco ci sono sicuramente soggetti avidi, senza scrupoli, schiavi dei loro soldi e della loro falsa immagine, ma questo non deve far pensare che la ricchezza significhi questo.Ci sono moltissimi ricchi che lo sono diventati in quanto hanno il giusto atteggiamento mentale nei confronti del denaro e della ricchezza; che creano ogni giorno ricchezza e benessere anche per gli altri e che, per questo, meritano di godersi veramente la vita.E sicuramente il giusto atteggiamento mentale nei confronti della ricchezza significa la creazione di molto, molto di più da poter utilizzare per il benessere personale e dei nostri cari.Ecco quello di cui hai bisogno, prima di tutto, per creare ricchezza e benessere: di riacquisire un giusto atteggiamento mentale nei confronti del denaro e della ricchezza.
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Fabrizio Mardegan, webmaster di http://www.crearicchezza.com/ e autore di ebooks sullo sviluppo personale

Informazioni su cosa è l'euribor ed il suo utilizzo nei mutui

Con questo articolo si cerca di fornire una spiegazione ed una definizione tasso euribor, il nome per esteso è Euro Interbank offered rate ed è un indice di mercato espresso in forma percentuale, che rappresenta una variabile con cui le banche fanno riferimento per le contrattazioni finanziarie in area euro. La sua rilevazione avviene quotidianamente tanto che il valore euribor rimane costantemente aggiornato. In materia di mutui, le banche utilizzano il tasso euribor per proporre i mutui a tasso variabile.I tassi euribor sono di vario tipo, suddivisi per periodi di tempo, possiamo trovare quello ad una settimana, un mese, 2 mesi, 3 mesi fino ad arrivare a 12 mesi, e tutti sono catalogati in base al divisore, 360 e 365. Il tasso euribor varia in base ai remor di mercato, generalmente quando si hanno previsioni al rialzo: si ha una variazione dell'andamento TASSO euribor, ad esempio nel caso in cui il tasso con scadenza di durata superiore subisce un rialzo maggiore rispetto a quello con scadenza minore, e nel caso di previsioni euribor al ribasso, quando la situazione di mercato è contraria.

Questo è solo un esempio, ma generalmente è difficile prevedere in forte anticipo le previsioni andamento euribor, dato proprio dalla natura volatile questo indice, legato a fattori non propriamente quantificabili e controllabili.La rilevazione del tasso euribor può avvenire sui vari portali dedicati alla materia economica ed anche sui vari principali quotidiani economici, tra cui il sole 24 ore dove vengono pubblicati tutti le rilevazioni di tutti i tipi di euribor esistenti. Inoltre da queste fonti è possibile prendere visione del grafico euribor, circa l'andamento euribor.

I' indice euribor varia in base alle fluttuazioni del costo del denaro, le peculiarità sta nel fatto che sistematicamente il suo valore muta anche settimane prima che la BCE comunichi ufficialmente un modifica del costo del denaro. Sono diversi i motivi per cui il tasso euribor possa cambiare, uno tra tanti può essere la tendenza nel dare impulso all’economia attraverso investimenti, questa tipo di politica può portare ad una diminuzione del valore dell’euribor. Tornando ai mutui casa, lo scenario economico e politico che stiamo attraversando, ha fatto impennare il valore dell’euribor; questo rialzo è dovuto anche al fatto che la gente, preoccupata dalla corsa dei prezzi e dal conseguente rialzo del costo del denaro oramai predilige comunque il tasso fisso e questo costa di più. Inoltre si scopre che la composizione della domanda di mutui è cambiata molto in poco tempo. In Italia l’incidenza sul totale dei nuovi mutui a tasso variabile è passata dal 80% del 2003 al 30% nei primi mesi del 2008, mentre è aumentata la quota dei nuovi finanziamenti a tasso fisso.
Visto il suo utilizzo per ricavare i mutui a tasso variabile, il suo aggiornamento porta ad una variazione o al ribasso o al rialzo dell’importo della rata, che si adeguerà in base al tipo di euribor scelto in fase d stipula del contratto. Il valore della rata del mutuo rimarrà invariato finché non vi sarà un nuova quotazione euribor. Va ricordato che la variazione dell’euribor andrà ad influenzare il tasso di interesse dell’importo residuo del mutuo.
Come già accennato, il valore di questo tasso cambia quotidianamente entro le ore 11 tranne il sabato e la domenica, così da avere sempre un euribor aggiornato, dopodichè viene pubblicato dopo l’incontro di un comitato formato dalle più grandi ed importanti banche Europee, tra quelle italiane troviamo la Banca Nazionale del Lavoro, Capitalia, Monte dei Paschi di Siena, Sanpaolo IMI, UniCredit Banca.
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A cura di Zani Cotesta, ulteriori informazioni sul mutuo, visita il nostro sito.

La borsa italiana cos'è e come funziona

La Borsa è un mercato fondato su regole precise in cui vengono scambiate determinate merci, che possiamo definire "strumenti finanziari". Le merci scambiate in Borsa sono soprattutto azioni, quote parte del capitale sociale di un'azienda, ma non solo. Rispetto al passato nella Borsa non vi è più nulla di fisico: il salone delle grida, gli agenti di cambio...sono un lontano ricordo e, ormai dal 1994, l'intero listino è informatizzato. Da ciò deriva la possibiltà, ormai nota, del Trading online, uno strumento che consente di operare in borsa anche ai piccoli risparmiatori. Solitamente, quando si parla di Borsa, si pensa immediatamente alle azioni, ma la Borsa è in realtà un mercato diversificato, dove sono trattati strumenti finanziari sempre più complessi. Proprio a causa di quest'ampia varietà di prodotti, si è reso necessario nel tempo ripartire la Borsa in più segmenti, secondo la logica di "un mercato per ogni tipologia di strumento finanziario". I mercati regolamentati operanti nel nostro paese sono diversi. A seconda dei prodotti finanziari scambiati, la borsa si articola in comparti operativi: 1) Azionario (MTA - Mercato Telematico Azionario), in cui si scambiano i titoli azionari quotati in Borsa. A sua volta, questo mercato si suddivide in: a. Blue Chip, b. Star, c. Standard, d. MTA International, e. MTF (Mercato Telematico dei Fondi). 2) SEDEX , 3) After Hours (TAH), 4) MOT (Mercato Telematico dei Titoli di Stato e delle Obbligazioni), 5) Contratti a premio (MTR), relativi ad azioni, obbligazioni convertibili, warrant quotati e diritti di opzione, 6) IDEM (Italian Derivates Market). Nuovo Mercato. È un mercato che si rivolge alle imprese dotate di maggiori contenuti innovativi e con alte prospettive di crescita. Permette inoltre di dare una forte visibilità europea alle imprese quotate, in quanto il Nuovo Mercato fa parte del circuito Euro.NM, alleanza di mercati azionari per le imprese innovative. Mercato ristretto. È il mercato in cui vengono negoziate azioni, obbligazioni e warrant che non sono ammessi alle contrattazioni ufficiali di Borsa: tale mercato presenta infatti criteri di ammissione alle quotazioni meno severi rispetto al mercato principale, ma offre comunque all'investitore le stesse garanzie del mercato maggiore. IDEM (Mercato Italiano dei Derivati). Nell'IDEM vengono trattati gli strumenti derivati come i contratti futures e i contratti di opzione aventi come attività sottostante strumenti come i tassi di interesse, valute... Mercato dei blocchi. In esso troviamo pacchetti di azione, appunto "in blocco", ovvero con quantitativi così alti che la loro negoziazione sul mercato azionario principale uno spostamento delle quotazioni (verso l'alto in caso di un grosso ordine di acquisto, verso il basso in caso di vendita): per evitare questa situazione è stato previsto di scambiare questi pacchetti in tale mercato. Terzo Mercato. È un mercato non regolamentato. Le contrattazioni, infatti, avvengono "spontaneamente" in un locale presso Piazza Affari, dove gli intermediari si scambiano titoli non ancora quotati nel mercato regolamentato. Le possibilità, per chi vuole investire parte dei propri risparmi in Borsa, sono divrse: 1) essere un investitore individuale e agire in piena autonomia (attraverso il trading, lo strumento più immediato e meno costoso; appoggiandosi alla propria banca); 2) scegliere la strada del risparmio gestito, affidandosi a un professionista dell'investimento (si possono sottoscrivere quote di un fondo o affidarsi .
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Simone Ricci per Soldoni

come funziona la borsa

La verita � che non ti serve conoscere tutti i dettagli tecnici che riguardano l'o acquisto e la vendita dei titoli. E' molto piu importante per te conoscere l'analisi di borsa e i modelli operativi di trading. L'analisi di borsa �, molto semplicemente, la capacità tramite metodi più o meno semplici, di capire come andr� il mercato e in particolare se le azioni saliranno o scenderanno. Ma vediamo rapidamente i 2 metodi basilari per eseguire una transazione:- borse valori;- internet.I trader, sia principianti che esperti, sono sempre pi� invogliati a spostarsi verso la rete. Ma vedremo tra un attimo il perche.Iniziamo a parlare delle borse valori. In TV o su qualche film avrai sicuramente visto una di queste grandi sale piene di schermi e di banconi. Questa che viene filmata � in genere la pi� grande borsa valori al mondo, la New York Stock Exchange ( NYSE ). Appena il mercato apre, centinaia di persone entrano foriosamente urlando, a volte spingendosi, attente a guardare i monitor e via dicendo. Insomma, � un posto veramente caotico. Ma non finisce qui. Mettiamo caso che tu voglia acquistare 100 azioni IBM. Cosa fai? Vai da un broker e gli dici cosa vuoi acquistare. Questo broker manda la tua ordinazione al settore in cui si possono trovare le azioni che hai chiesto. Il responsabile del piano fa in modo di metterti in contatto con quelle persone che intendono vendere le loro azioni IBM. Vi accordate quindi sul prezzo e fate la transazione. In base alla borsa valori in cui ti trovi e alle necessit� potrebbero servire molti minuti perch� il procedimento venga completato. Questo ovviamente � il caso di una transazione semplice. Transazioni complesse richiedono pi� dettagli e pi� consoscenze. Quello che voglio farti notare � la semplicit� con cui queste operazioni si svolgono.Non molto diverso � il caso di internet. In un mondo sempre pi� frenetico difficilmente il NYSE e le altre borse valori riusciranno ad offrire questo servizio a tutti. Non a caso sempre pi� persone, sia per comodit� sia per velocit� preferiscono internet. In questa grande rete di scambi i broker sono delle macchine che si occupano di tutto. Tutto questo da velocit� ed efficenza.Che tu sia un piccolo investitore o un grande investitore, tramite internet gli scambi possono avvenire quasi istantaneamente. Inoltre tutto il procedimento di compravendita � molto pi� rapido. Il mercato online inoltre ti mette a disposizione molti pi� strumenti per l'analisi di borsa come gli andamenti delle azioni. In pi� internet � pieno di informazioni che possono tornarti utili. Ovviamente servono anche le capacità di analizzare i dati che si trovano sulla rete. Per�, il semplice fatto di avere accesso a molti pi� dati, semplifica di molto l'analisi di mercato.
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Enrico Sigurt�, autore de "I Segreti della Creativit�" e de "I Segreti delle Visualizzazioni" e gestore del portale Anemox.net condivide con la rete le sue conoscenze, nate da manuali ( ne legge pi� di uno al giorno ) e da

banche in crisi?depositi garantiti per legge

Invece non esistono garanzie per gli investimenti come obbligazioni o pronti contro termine, né per i conti non nominativi.Oggi gli Istituti di credito sono in piena bufera finanziaria. I correntisti non corrono rischi di perdere i propri soldi in caso di fallimento di una banca, in quanto sono tutelati da un fondo interbancario di tutela dei depositi istituito in Italia dal 1987. Questo fondo è stato creato inizialmente come consorzio volontario, poi come consorzio obbligatorio di diritto privato ed è stato riconosciuto dalla Banca d'Italia. Una direttiva comunitaria specifica, in vigore dal 1996, che riguarda tutte le banche della Ue, ha previsto una garanzia minima di 20.000 euro. Attualmente, però, i ministri delle Finanze dei Ventisette hanno trovato un accordo per innalzare a 50.000 euro tale tetto.Questo speciale fondo assicura i correntisti non solo degli istituti italiani, ma anche delle succursali di banche italiane nella Ue e delle succursali in Italia di banche comunitarie ed extracomunitarie consorziate. Le succursali di banche extracomunitarie autorizzate in Italia hanno l'obbligo di adesione a questo fondo se non aderiscono a un sistema di garanzia estero equivalente. Esso copre anche gli assegni circolari, i titoli assimilati e i certificati di deposito siano intestati e solo se nominativi. Non sono rimborsabili i depositi, i fondi rimborsabili al portatore e i fondi investiti in operazioni di pronti contro termine o in obbligazioni. In caso di fallimento di una banca viene nominato un liquidatore ed entro un mese il depositante viene contattato tramite raccomandata e informato circa le somme a suo credito. Entro tre mesi dall'inizio della liquidazione coatta dell'istituto inizialmente sono rimborsati 20mila euro e nei limiti di 103.291,38 euro viene rimborsata la restante parte secondo i tempi stabiliti dai liquidatori.
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Andrea
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lunedì 1 settembre 2008

investire in obligazioni sulle valute

Al momento di investire in obbligazioni bisogna ricordare di poche e semplici regole che ci aiuteranno ad pianificare meglio e gestire il rischio in modo adeguato,in modo da evitare sorprese non gradite.Mostreremo le dieci regole fondamentali e i rischi da evitare.evidenzieremo di seguito anche una serie di titoli societari consigliati.
In questi ultimi anni dopo aver usufruito dei gloriosi vantaggi di ricavi a due cifre dal tesoro italiano,(BOT e compagni).L'ivestitore medio e il piccolo risparmiatore ha dovuto rivolgersi e quindi sperimentare senza la dovuta competenza in altri settori di investimento,per poter avere dei ricavi un po piu soddisfacenti.il guaio è che il passaggio dai BOT alle obbligazioni ,motivato dal costante e sensibile calo dei rendimenti,è successo cosi senza una sufficiente informativa.Molti ancor oggi scelgono i strumenti obbligazionari ignorando le caratteristiche,semplicemente perche consigliati da un amico,o un intermediario ,ecc.Per evitare di trovarsi in cattive acque è utile seguire queste semplici dieci regole su cui riflettere.Ecco una serie di consigli che possono apparire scontati ,ma di cui ben pochi fanno affidamento prima di decidere su quale strumento finanziario si vuole investire.
Importante sapere che state prestando il vostro denaro
Acquistare un titolo di stato o un'obbligazione significa che state prestando il vostro denaro ad un debitore,anche se in questo modo l'operazione viene fatta attraverso un intermediario,che generalmente è una banca.Ma bisogna ricordare che non è alla banca che state prestando il vostro denaro,ma all'emittente dei titoli.La banca o chi per essa fa da convogliatore,cioè raccoglie i soldi per trasferirli all'emittente titoli,cioè da chi ha propostole obbligazioni al mercato.Quindi i titoli di stato ele obbligazioni non sono altro che un contratto fra debitore e creditore,in cui il primo cioè il debitore s'obbliga a pagare al creditore un interesse e a restituire, a scadenza la somma ricevuta.